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Crayola Lectern-The Fall And Rise Of...

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24 November 2013 by

The Fall And Rise Of... is an album released in 2013 by Crayola Lectern. The album isn't a part of any current trends - so we can't identificate it as Progressive Rock, Jazz etc... I can identificate it as the passion of a musician who trying to introduce his musical ideas, here we talk about music from the heart, it is a little adventure which aims to move the emotions.
Some songs like Goldfish and Slow Down are more lyrical, and other tunes are like mini symphonies or Fantasias, Trip In 'D' burns slowly crescendoing into driving krautrock at 8 minutes in. This is the instrumental centrepiece of the album and the only track not made on a piano. All the songs are written by Crayola Lectern(Chris Anderson) but there is a big contribution by Random Jon Poole, Aiistair Strachan and with guests: Bob Leith, Andrew Jarvis and Christian Hayes. I hope that little by little the true spirit of music will be reborn, and this is definitely a contribution to the movement that needs to reborn.

For Italians:
The Fall And Rise Of... è un album realizzato nel 2013 da Crayola Lectern. L'album non fa parte di nessuna corrente musicale, quindi non possiamo identificarlo come Progressive Rock, Jazz etc... Lo posso identificare come la passione di un musicista che cerca di introdurre le sue idee musicali, qui parliamo di musica dal cuore, è una piccola avventura che punta a muovere le emozioni.
Certe canzoni come Goldfish e Slow Down sono molto liriche, e altre traccie sono come piccole sinfonie o fantasie, Trip in "D" ti porta in crescendo verso un universo krautrock da 8 minuti. E' il centro strumentale dell'album e l'unica traccia non fatta al piano. Tutte le canzoni sono state scritte da Crayola Lectern(Chris Anderso) ma c'è un grande contributo da Random Jon Poole, Aiistair Strachan e con degli ospiti: Bob Leith, Andrew Jarvis e Christian Hayes. Io spero che piano piano il vero spirito della musica rinascerà, e questo è definivamente un contributo al movimento che deve rinascere.




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ELP - Brain Salad Surgery

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11 November 2013 by

Brain Salad Surgery, released in 1973, is the fifth album of the British progressive rock group, Emerson Lake and Palmer.
The album failed to chart new paths for the super-trio, and for the progressive in general.
In fact, after this album the group is lost and it don't have that creativity and emotions of the early years, of course the album is very well done and it have interesting ideas, but there isn't more air to change, I do not think this album has contaminated the creativity of any groups, perhaps because of the large influx of Progressive Rock in the period between 1968 and 1972. Speaking of good things, the phrase "Welcome back my friends to the show that never ends ..." contained in "Karn Evil 9" is the motto of the band since then, especially in concerts. I think it's a very good album, certainly to listening to, but as I said before,it's to consider inferior to the early works of the band, in this case, one more point should also be given to the artistic part of the cover which is very impressive.

For Italians:
Brain Salad Surgery, uscito nel 1973, è il quinto album di Emerson Lake and Palmer, gruppo britannico di rock progressivo.

L'album non è riuscito a tracciare nuovi percorsi per il super-trio, e per il progressivo in generale. Infatti dopo questo album il gruppo si perde e non riesce ad avere quella vena creativa ed emotiva dei primi anni, certo l'album è molto ben fatto e con spunti interessanti ma non c'è più l'aria di cambiamento, questo album non credo abbia contaminato la vena creativa di qualche gruppo, forse per il grande afflusso di Rock Progressivo nel periodo tra il 1968 e il 1972. Parlando di cose buone, la frase "Welcome back my friends to the show that never ends..." contenuta in "Karn Evil 9" è il motto della band da quel momento, soprattutto nei concerti. Credo sia un buonissimo album, sicuramente da ascoltare, ma come ho detto prima da considerare inferiore ai primi lavori della band, in questo caso un punto in più va dato anche alla parte artistica della copertina che è molto suggestiva.




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Frank Zappa - Hot Rats

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10 November 2013 by

Hot Rats is the seventh album of American musician Frank Zappa published in the United States in 1969. Zappa was perpetually poised between rock, jazz, theater of the absurd and the most advanced music search, and in this album he can make it clear his disdain for the american conformism, and everything related to the contemporary society. First with the Mothers of Invention, and then with his solo albums he was able to make a unique contribution to the musical world, in fact in the world of musicians he was considered a king. Hot Rats focuses on instrumental jazz fusion compositions with long guitar solos, the music is very different from the first disc of Zappa with the Mothers, which included satirical comments mixed use of experimental music and sound montages. This was the first album of Frank Zappa to be recorded on a multitrack recorder to 16 tracks, and one of the first records ever to make use of this technology, which was then still in the prototype stage. The album is arranged everything from Zappa, who shows his unique style.Enjoy " Peaches And Regalia " perhaps his most famous song and appreciated by the fans, still reinterpreted by numerous bands !

For Italians:
Hot Rats è il settimo album del musicista statunitense Frank Zappa pubblicato negli Stati Uniti nel 1969. Zappa fu perennemente in bilico tra il rock il jazz, il teatro dell'assurdo e la ricerca musicale più avanzata, e in questo album riesce a far capire il suo disprezzo per il conformismo americano, e tutto ciò che riguarda la società contemporanea. Prima con i Mothers of Invention, e poi con i suoi album solisti è riuscito a dare un apporto unico al mondo musicale, infatti nel mondo dei musicisti lui era considerato un re. Hot Rats è incentrato su composizioni jazz fusion strumentali con lunghi assoli, la musica si discosta molto dai primi dischi di Zappa con le Mothers, che comprendevano commenti satirici mescolati all'uso di musica sperimentale e montaggi sonori. Questo fu il primo album di Frank Zappa ad essere registrato su un registratore multitraccia a 16 piste, e uno dei primi dischi in assoluto ad avvalersi di questa tecnologia che era all'epoca ancora allo stato di prototipo. L'album è arrangiato tutto da Zappa, che dimostra il suo stile unico. Godetevi "Peaches And Regalia" forse la sua canzone più famosa e apprezzata dai fan, ancora oggi reinterpretato da numerose band!




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Delivery - Fools Meeting

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9 November 2013 by

Fools Meeting is an album by Carol Grimes with the British blues/progressive rock band Delivery, originally released in 1970. A very original album, it is hard to find progressive rock groups, who choose to play with a singer with a lot of blues tones. Surely the warm and strong tones of the singer change many kind of the band, I think in a positive way, making each track very suggestive and interesting, as well as adrenalinic.
From my point of view is a great combination, made possible mainly by incredible musicians
who played in the band as: Phil Miller, Roy Babbington, Steve Miller and Pip Pyle and with the collaboration of Lol Coxhill and Roddy Skeaping. None of the songs is superficial and obvious, as we are used to hearing from the Canterbury Scene who has always given strong emotions. This album isn't a milestone in the history of Progressive Rock, but definitely a nice experience to do.

For Italians:
Fools Meeting è un album di Carol Grimes con i Delivery ,una band di British Blues/progressive rock, originariamente realizzato nel 1970. Un album molto originale, è difficile trovare gruppi di Rock Progressivo, che scelgono di suonare con cantanti con tonalità molto blues.Sicuramente le tonalità calde e forti della cantante cambiano molto il genere della band, secondo me in modo positivo, che rendono ogni traccia molto suggestiva e interessante, oltre che adrenalinica. Dal mio punto di vista è una grande combinazione, resa possibile soprattutto da musicisti incredibili che suonavano nella band come: Phil Miller, Roy Babbington, Steve Miller e Pip Pyle e con la collaborazione di Lol Coxhill e Roddy Skeaping. Nessuna delle canzoni è superficiale e ovvia, come siamo abituati a sentire dalla Scena di Canterbury che ci ha sempre regalato emozioni forti. Questo album non è di certo una pietra miliare della storia del Rock Progressivo, ma sicuramente una bella esperienza da fare.

 



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Al Di Meola - Elegant Gypsy

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12 July 2013 by

Elegant Gypsy is the second album by American jazz fusion guitarist Al Di Meola, released in 1977. One of the best albums of jazz-rock that you can listen to: a stellar execution technique, original compositions, brilliant music with tempo changes and unsettling rhythm. Jazz fusion, flamenco and Latin American music, these are the ingredients of an immortal music that distance of thirty years continues to excite, a sublime and mysterious journey of which you will be driving the young talent Al Di Meola.
"Elegant Gypsy" presents the best of Di Meola, supported by world-class musicians such as Paco de Lucia, and Jan Hammer, keyboardist of the Mahavishnu Orchestra. ENCANTA!


For Italians:
Elegant Gypsy è il secondo album del chitarrista americano jazz fusion Al Di Meola, realizzato nel 1977. Uno dei dischi di jazz-rock migliori che si possa ascoltare con una tecnica esecutiva pazzesca, musica brillante con cambi di tempo e di ritmo geniali .Jazz fusion, flamenco e musica latino americana, questi sono gli ingredienti di una musica immortale che ha distanza di trenta anni continua ad emozionare, un viaggio sublime e misterioso  del quale vi sarà guida il giovane talento Al Di Meola. “Elegant gypsy” presenta il meglio di Di Meola, affiancato da musicisti di prim’ordine quali Paco de Lucia, e Jan Hammer, tastierista della Mahavishnu Orchestra. ENCANTA!

 

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The Raven That Refused To Sing

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9 July 2013 by

The Raven That Refused to Sing (And Other Stories) is the third solo album by British musician Steven Wilson, released by Kscope Music Records on 25 February 2013. This album, like its predecessors, is an attempt to make a mark in the present with her head turned to the past, but also the masochistic seeking of a confrontation from which he can not leave diminished. There isn't a terrible ambient, prog here is copyright by continual references to the 70s played as God intended. Many of the sections of the album bring to the legendary King Crimson and Gentle Giant. Thanks to him, the prog classic - an old ghost forgotten in the depths of memory and history - is back on the hearth.Wilson can do it.

For Italians:
Questo disco, come i precedenti, è un tentativo di lasciare un segno nel presente con la testa rivolta al passato, ma anche la  masochistica ricerca di un confronto dal quale lui non può che uscire sminuito.The Raven That Refused To Sing è un ottimo disco, a tratti stratosferico sotto tutti i punti di vista. Qui non c’è ambient di serie d, qui c’è prog d’autore con continui richiami agli anni 70 suonati come Dio comanda. Molti tratti dell'album riportano ai mitici Gentle Giant e King Crimson. Grazie a lui, il prog classico - un vecchio fantasma dimenticato nei meandri della memoria e della storia - è tornato sulla terra.Wilson lo sa fare.

 

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The 20 Best Progressive Rock Suites

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7 July 2013 by

Here's the list of the 20 best suites (tracks composed by a succession of musical themes more or less distinct, with a flavor usually epic) in the history of Progressive Rock (as my opinion). This list is not classified, because in a genre so broad, varied and with so many different conceptions of music, you can not reward a group or an artist at the expense of another. Enjoy these long pieces of infinite originality!

Italian:
Questa è una lista delle migliori 20 suites (ovvero brani composti da una successione di temi musicali più o meno distinti, dal sapore solitamente epico) della storia del rock progressivo (come mia opinione). Questa lista non è una classifica, perchè in un genere così ampio, vario e con così tante concezioni musicali diverse, non puoi premiare un gruppo o un artista a discapito di un altro. Godetevi questi lunghi pezzi di infinita originalità!

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Easter Everywhere

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6 July 2013 by

Easter Everywhere is the second studio album by American psychedelic rock band The 13th Floor Elevators. Roky Erickson and the Elevators, strong in the beautiful experience of The Psychedelic Sounds of, on this record refine a more secure style, sometimes slightly more laid back and relaxed, and also reveal a general technique greatly improved and compact. All in all I can say is a more mature work, writing is like softened into a deeper awareness, sound system relegated to a state of "pre-eruption", so that even an ethereal cover (It's All Over Now) Baby Blue Bob Dylan knows how to carve out the space it deserves. Easter Everywhere is at least a disc indispensable for every lover of psychedelic rock and I hope that in the future may be re-evaluated and mentioned a little 'more often than has been done today.

For Italians:
Easter Everywhere è il secondo studio album dalla band psichedelica americana The 13th Floor Elevators. Roky Erickson e gli Elevators, forti della bella esperienza di The Psychedelic Sounds of, in questo disco affinano uno stile più sicuro, a tratti leggermente più rilassato e disteso e palesano anche una tecnica generale assai migliorata e compatta. Nel complesso lo si può dire un lavoro più maturo, la scrittura è come ammorbidita in una più profonda consapevolezza, cosicché anche una cover di Bob Dylan sa ritagliarsi lo spazio che merita. Easter Everywhere è un disco quantomeno indispensabile per ogni amante del rock psichedelico e mi auguro che in futuro possa essere rivalutato e menzionato un po’ più spesso di quanto sia stato fatto sino ad oggi.

 

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